Reference : Gli effetti perversi del Sistema europeo comune di asilo: alcune riflessioni critiche...
Scientific journals : Article
Law, criminology & political science : Political science, public administration & international relations
Migration and Inclusive Societies
http://hdl.handle.net/10993/46705
Gli effetti perversi del Sistema europeo comune di asilo: alcune riflessioni critiche a partire dall'Emergenza Nord-Africa
Italian
[en] The grievous consequences of the Common European Asylum System: some critical thoughts on "Emergenza Nord-Africa
Vianelli, Lorenzo mailto [University of Luxembourg > Faculty of Humanities, Education and Social Sciences (FHSE) > Department of Geography and Spatial Planning (DGEO) >]
2014
Africa e Mediterraneo
Lai-momo
80
32-35
Yes
National
1121-8495
Sasso Marconi (BO)
Italy
[en] Common European Asylum System ; Emergency ; Secondary Movements
[it] Il presente contributo intende riflettere criticamente sulle politiche europee di asilo a partire
da un'analisi dell'approccio emergenziale che ha caratterizzato l'impegno del governo italiano in
questo settore nell'ultimo decennio. In particolare, analizzando le conseguenze di tale approccio a
partire in particolare dalla cosiddetta “emergenza nord-Africa” (ENA), intendo mettere in evidenza
gli effetti perversi del Sistema europeo comune di asilo il quale sembra produrre tutt’altro rispetto
all’auspicato spazio comune di protezione e solidarietà. Questi effetti perversi derivano dal fatto che
il Sistema comune non soltanto si propone di garantire che ai richiedenti asilo, “indipendentemente
dallo Stato membro in cui è presentata la domanda d’asilo, sia riservato un trattamento di livello
equivalente quanto alle condizioni di accoglienza e di pari livello quanto alle disposizioni
procedurali e alla determinazione dello status” (Consiglio Europeo 2010, p. 32); ma, soprattutto,
aspira a “prevenire o ridurre i movimenti secondari all’interno dell’Unione” (Consiglio Europeo
2010, p. 32), così come è dimostrato dall’incondizionata fedeltà ai principi Dublino – ribaditi
ancora una volta nel nuovo regolamento Dublino III (n. 604/2013 del 26 giugno 2013) – che
ancorano il richiedente asilo al paese di primo ingresso. Cercherò quindi di evidenziare come la
mancanza di programmazione, la costante carenza di posti nel sistema ordinario e il conseguente
susseguirsi di azioni di accoglienza intraprese al di fuori di esso, si traducano in una cronicizzazione
dell’emergenza (Olivieri 2011) e in un abbassamento generale del livello di accoglienza i cui effetti
consistono nella riproduzione della dipendenza dei richiedenti asilo accolti nonché nell’incremento
dei movimenti secondari tra stati membri con sempre più richiedenti e addirittura titolari di
protezione che preferiscono vivere alla stregua di irregolari in altri paesi europei.
Researchers ; Professionals ; Students ; General public
http://hdl.handle.net/10993/46705

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