Externalisation de la politique migratoire et identité de l'Union européenne

in Benlolo, Myriam (Ed.) L'Union européenne et les migrations (2020)

Constitutional Issues of EU External Relations Law

Book published by Nomos (2018)

Accès aux documents établis par le service juridique de la Commission à l’égard des déclarations UE-Turquie sur la migration

in Revue des Affaires Européennes (2018), 29(1), 129-137

Conflict of Legal Bases and the Internal-External Security Nexus: AFSJ versus CFSP

in Neframi, Eleftheria; Gatti, Mauro (Eds.) Constitutional Issues of EU External Relations Law (2018)

The choice of legal bases may seem a question of technical detail, but has significant constitutional implications. However, there are considerable doubts about the delimitation of two functionally ... [more ▼]

The choice of legal bases may seem a question of technical detail, but has significant constitutional implications. However, there are considerable doubts about the delimitation of two functionally overlapping areas: the Common Foreign and Security Policy (CFSP) and the Area of Freedom Security and Justice (AFSJ). Three post-Lisbon judgments – Smart sanctions (2012), Mauritius (2014) and Tanzania (2016) – may potentially shed some light on this topic. The present contribution analyses the case law, distilling the elements that, according to the Court, may allow EU institutions to properly identify the legal bases of security-related acts. The analysis also elucidates the shortcomings in the reasoning of the Court and suggests alternative solutions that might increase legal clarity. [less ▲]

La réponse au défi migratoire : «Europe souveraine» ou «souverainisme de repli» ?

E-print/Working paper (2018)

La migration est probablement le « défi majeur » de l’Europe, aujourd’hui et dans les années qui viennent, comme le reconnaît Emmanuel Macron dans son discours de la Sorbonne de septembre 2017. On peut ... [more ▼]

La migration est probablement le « défi majeur » de l’Europe, aujourd’hui et dans les années qui viennent, comme le reconnaît Emmanuel Macron dans son discours de la Sorbonne de septembre 2017. On peut noter, par ailleurs, que la gestion de ce défi est à présent inadéquate : si 285.000 migrants ont été sauvés par des opérations coordonnées par l’Union européenne, 3.139 sont morts en 2017 ; en outre, l’état des droits des migrants dans l’Union et, surtout, dans les pays partenaires, reste problématique. Le « souverainisme de repli » n’assure aucune solution : « l’Europe seule peut, en un mot, assurer une souveraineté réelle » (Macron). Et la souveraineté de l’Europe – conçue comme la « capacité à exister dans le monde actuel pour y défendre nos valeurs et nos intérêts » – ne peut que s’assurer par la « solidarité » entre les Etats membres. Emmanuel Macron propose deux solutions au défi de la migration, qui paraissent toutefois insuffisantes ou illusoires : la création d’un « espace commun des frontières » vis-à- vis de l’extérieur et une gestion plus efficace de l’asile à l’intérieur de l’Union. [less ▲]

Régime d’aides d’État et exonération fiscale d’une école religieuse CJUE, gde ch., 27 juin 2017, Congregación de Escuelas Pías Provincia Betania / Ayuntamiento de Getafe, aff. C-74/16, EU:C:2017:496

in Revue des Affaires Européennes (2017)

Le problème juridique posé par l’affaire Escuelas Pías concerne la qualification d’une école religieuse sans but lucratif en tant qu’« entreprise » au regard de l’article 107 TFUE 11, un problème qui ... [more ▼]

Le problème juridique posé par l’affaire Escuelas Pías concerne la qualification d’une école religieuse sans but lucratif en tant qu’« entreprise » au regard de l’article 107 TFUE 11, un problème qui dérive de l’attribution, par le droit espagnol, d’exonérations fis- cales aux institutions catholiques s’engageant dans des activités économiques. Dans sa réponse à la demande préjudicielle, la Cour de justice semble vouloir éviter de prendre une position trop nette : elle ne se prononce pas sur plusieurs questions concernant la compatibilité avec le droit de l’UE des exonérations fiscales pour les écoles catholiques ou elle en renvoie l’appréciation au juge national. [less ▲]

Paga (solo) chi inquina? L’attribuzione della responsabilità ambientale nella giurisprudenza della Corte di giustizia

in Lupoi, Michele Angelo (Ed.) Emergenze ambientali e tutela giuridica (2017)

SOMMARIO: 1. Introduzione. – 2. Considerazioni generali sul principio «chi inquina paga» nel diritto dell'Ue. – 3. Problematiche connesse all‟attribuzione della responsabilità ambientale nella prassi. – 4 ... [more ▼]

SOMMARIO: 1. Introduzione. – 2. Considerazioni generali sul principio «chi inquina paga» nel diritto dell'Ue. – 3. Problematiche connesse all‟attribuzione della responsabilità ambientale nella prassi. – 4. L‟attribuzione della responsabilità per danno ambientale «diffuso»: la sentenza Erg. – 5. La responsabilità ambientale del proprietario «incolpevole»: il caso Fipa. – 6. Considerazioni conclusive. [less ▲]

Provisional Application of EU Trade and Investment Agreements: A Pragmatic Solution to Mixity Issues

in Fach Gómez (Ed.) La política de la Unión Europea en materia de derecho de las inversiones internacionales (2017)

Because of its limited competences, the EU often concludes trade and investment agreements in the “mixed” form, which implies long and uncertain ratification procedures. This paper suggests that the Union ... [more ▼]

Because of its limited competences, the EU often concludes trade and investment agreements in the “mixed” form, which implies long and uncertain ratification procedures. This paper suggests that the Union may bypass some of the problems created by “mixed” procedures by giving provisional application to trade and investment agreements. The analysis demonstrates that a provisionally applied agreement produces legal effects, and may therefore ensure a certain degree of legal certainty. Secondly, it is submitted that the provisional application of EU trade and investment agreements covers a large part of their substantive scope. Finally, it is contended that provisional application ensures a rather stable legal framework, because only the Union (and not its Member States) can decide to terminate it. Provisional application thus appears as a pragmatic instrument, that enables the Union to swiftly bring trade and investment agreements into application, and consequently enhances the effectiveness of the EU’s external policy. [less ▲]

La blasfemia nel diritto europeo: ‘un reperto storico’

in Melloni, Alberto; Cadeddu, Francesca; Meloni, Federica (Eds.) Blasfemia, diritto e libertà (2016)

Molti credenti invocano «un giusto rispetto per il sacro», giacché «la mancanza di livelli civili di decenza, moderazione e rispetto nel mondo delle arti» danneggerebbe la coesione sociale . Altri, come ... [more ▼]

Molti credenti invocano «un giusto rispetto per il sacro», giacché «la mancanza di livelli civili di decenza, moderazione e rispetto nel mondo delle arti» danneggerebbe la coesione sociale . Altri, come Salman Rushdie, sostengono che «il “rispetto della religione” sia diventato un pretesto per la “paura della religione”. Le religioni, come tutte le altre idee, meritano le critiche, la satira e tutta la nostra impavida irriverenza». Le autorità pubbliche possono intervenire in questo dibattito, punendo la «blasfemia»? Le leggi sulla blasfemia sono da tempo oggetto di attenzione, soprattutto a causa di episodi che coinvolgono Stati islamici o gruppi di musulmani, dalla fatwa iraniana contro lo stesso Rushdie all’attentato nei confronti di Charlie Hebdo. Presentare il problema della blasfemia come una dicotomia tra Oriente e Occidente, tuttavia, può essere fuorviante . Ovunque esista una religione organizzata la blasfemia è un tabù . Essa è un peccato particolarmente grave nella tradizione cristiana, tanto che, secondo i Vangeli, «qualunque peccato e bestemmia verrà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non verrà perdonata» . L’Antico Testamento prescrive una punizione severa per questo peccato: «chi bestemmia il nome del Signore dovrà essere messo a morte: tutta la comunità lo dovrà lapidare» . Ciò spiega perché in passato tutti i Paesi europei punissero la blasfemia . La progressiva separazione tra potere politico e potere religioso, così come l’affermazione di democrazie pluraliste, ha portato diversi Stati ad abolire le leggi sulla blasfemia. La Corte Suprema degli Stati Uniti, in particolare, ha affermato già nel 1952 che «lo Stato non ha alcun legittimo interesse a proteggere una qualsiasi religione, o tutte le religioni, da espressioni a loro sgradite [...] non spetta al governo sopprimere attachi reali o immaginati a una particolare dottrina religiosa» . Le leggi di molti Stati europei, però, continuano a vietare la blasfemia, in linea teorica, e alcuni Paesi la puniscono anche in pratica. Secondo la Corte europea dei diritti dell’uomo (Corte EDU), la repressione della blasfemia è compatibile con la tutela dei diritti umani, perché non vi sarebbe sufficiente «terreno comune» agli ordinamenti giuridici e sociali degli Stati europei per poter concludere che il divieto della blasfemia sia innecessario in una società democratica. Tuttavia, la posizione della Corte è stata spesso criticata, perché teoricamente infondata e pericolosa per la libertà di espressione . Con questo studio si intende dimostrare che non è legittimo sanzionare la blasfemia in Europa; la prassi degli Stati membri dell’UE e delle istituzioni europee mostra infatti che il divieto di esprimere idee blasfeme non è più «necessario» nelle società democratiche. L’analisi si divide in tre sezioni. Nella prima si presentano le norme sulla blasfemia in vigore negli Stati membri dell’UE. Nella seconda si analizza la giurisprudenza della Corte EDU sulla blasfemia. Nella terza si discute della recente prassi dell’Unione Europea in materia. [less ▲]

Normative or Hypocritical? Contradictions Between the EU’s External Promotion of Human Rights and Member States’ Policies

in Lundt, Bea; Wulk, Sophie (Eds.) Global Perspectives on Europe: Critical spotlights from five continents (2016)